giovedì 16 luglio 2020

Gianfranco Mozzali terzo settore: Fondazione Guido Venosta aiuta Medici Volontari It...

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riprendo il titolo di un articolo apparso su www.outsidernews.it

Quando vestirsi comode diventa sciatteria. Il caso Manchester
La bagarre come al solito si è scatenata nelle scorse settimane su Facebook, l’arena vera del dibattito contemporaneo. Nei pressi di Manchester, il gestore della filiale locale di una nota catena di supermercati, stufo di veder sfilare tra scaffali e corridoi clienti uscite di casa in fretta e furia, vestite alla bell’e meglio anzi proprio conciate come capita, senza nemmeno essersi tolte di dosso vestaglia, pigiama e pantofole, ha postato sulla pagina Facebook della catena stessa la foto rubata di due ignare signore.
Il messaggio? Non ne posso più. BASTA, a caratteri cubitali. Impossibile dargli torto. In effetti, l’immagine è una visione di sciatteria sconfortante, Le due signore, avvolte in accappatoi di pile, i capelli arruffati, sembrano essersi appena svegliate. Il look è adatto al corridoio di casa, non al supermarket. Eppure, la cultura imperante del confort a tutti i costi e del faccio come mi pare e piace, le ha convinte a non prestare attenzione a nulla, nemmeno al decoro.
In Gran Bretagna a quanto pare va così. Ma, alla faccia della Brexit, la situazione è analoga anche da altre parti, inclusa la nostra magnifica e un tempo elegantissima Italia, e c’é davvero poco da giocarci e da girarti incontro. I tempi gloriosi e dignitosi in cui uomini e donne si vestivano di tutto punto anche solo per fare una scappata dal fruttivendolo, o dal panettiere, sembrano irrimediabilmente tramontati. Oggi tutto ciò a cui si punta è lo stare bene, ovvero comodi, in ogni situazione. Da qui il moltiplicarsi  nefasto di leggings, di tute e di tutto quanto il resto, mescolato come capita. Non è nemmeno grunge, ovvero di look di protesta: è solo pigrizia, che poi è l’anticamera della decadenza di cultura e buona creanza.
A levar gli scudi contro la sciatteria che dilaga inarrestabile si rischia forse di suonare un po’ vecchi e anacronistici, un po’ come il direttore del supermercato di Manchester. Però non si può non farlo: ne va davvero di usi e costumi che ci hanno salvato per decenni dall’abbrutimento. Quel che non può la cultura, comunque, farà lo specchio: vi siete mai guardate da dietro, con i pantaloni della tuta?

lunedì 13 luglio 2020

articolo del sito UOMINI E BUSINESS


https://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=640&a=28588&tag=A-Milano-le-sfilate-vanno-online

A MILANO LE SFILATE VANNO ONLINE

Camera Nazionale della Moda annuncia la prima digital fashion week, dal 14 al 17 luglio. 
di REDAZIONE | 
La moda italiana post Covid-19 cerca nuove strade per affermarsi e mantenere il legame con il suo pubblico. Per la prima volta nella sua storia, la Camera Nazionale della Moda Italiana lancia la Milano Digital Fashion Week: quattro giorni di appuntamenti live fruibili 24 ore su 24 su una piattaforma web, coprendo diversi fusi orari, compreso quello americano grazie alla testata internazionale The New York Times, streaming partner ufficiale dell’iniziativa.